Paraguay. L’hub produttivo del Mercosur
Il Paraguay gode di un’ottima stabilità monetaria e macroeconomia ed una popolazione giovane. Tali fattori insieme alla bassa tassazione, ai regimi speciali esistenti ed ai bassi costi operativi ne hanno consolidato il ruolo di “hub” produttivo del sudamerica.
Il Paese ha una democrazia stabile ed è membro del Mercosur. Negli ultimi 10 anni ha avuto una crescita media annuale del PIL del 5% (nel 2013 la crescita record ha raggiunto il 14,2%).
Il Paese, inoltre, puó vantare un tasso di crescita demografico del 2,3% ed il 65% della sua popolazione ha meno di 30 anni.
Il Paraguay ha deciso di incentivare gli investimenti esteri, ed in particolare quelli produttivi, facendo leva sulla bassa tassazione (10% di imposta sul reddito delle persone giuridiche e 10% di IVA) e creando regimi speciali che li favoriscono, in particolare la “Maquila” e la legge “60/90”.
Regime della “maquila”
La Maquila è un sistema economico e di produzione che consiste nell’assemblaggio o nella trasformazione di semi prodotti o materie prime con mano d’opera locale, il cui risultato è un prodotto finito che ha come destinazione generalmente l’esportazione.
Attualmente ci sono oltre 125 aziende “maquiladoras” nel Paese che impiegano circa 15.000 persone.
I soggetti nello schema della Maquila sono:
• Un impianto produttivo: persona fisica o giuridica costituita in Paraguay che presta servizi a una casa matrice (gli azionisti possono essere diversi da quelli della casa matrice) e che si definisce “maquiladora”.
• Una casa matrice: un’impresa estera, che contratta i servizi della “maquiladora” al fine che quest’ultima fabbrichi, trasformi, realizzi un’assemblaggio di materie prime o semi lavorati per esportarli successivamente.
• Contratto di prestazione di servizi: tra la Maquiladora e la casa matrice.
Come opera lo schema:
• La casa matrice, invia alla Maquiladora, in regime di ammissione temporanea di dazi e imposte:
- i macchinari necessari;
- le materia prime;
- le materie di consumo accessorie.
• La Maquiladora, può acquistare le materie prima anche in altri paesi o localmente per conto della casa matrice, contrattare servizi e mano d’opera necessari per la produzione.
• I prodotti finiti possono essere inviati nuovamente alla casa matrice o esportati direttamente ai clienti in nome e per conto della casa matrice, in qualsiasi paese.
• In piccola parte i prodotti potranno anche essere venduti in Paraguay (10% della produzione dell’anno precedente) – in tal caso si dovranno pagare le imposte ed i dazi di importazione.
• L’imposta sul reddito é solamente del 1% e si applica sul valore aggiunto locale.
Oltre alla “Maquila”, tra i regimi speciale disponibili in Pararguay, si menziona altresí la legge “60/90” per mezzo della quale sono esonerati i tributi per la costituzione della società, i dazi d importazione e l´IVA sui macchinari, per gli investimenti produttivi. Tale regime puó coesistre anche in combinazione con i benefici della “maquila”.
Certificato di Origine Mercosur
Un aspetto rilevante da considerare, al momento di installere un processo produttivo in Paraguay, é la possibilitá di acquisire lo status di “made in Paraguay” e pertanto di esportare senza dazi in tutto il Mercosur (in Brasile in particolare).
Per acquisire tale status é necessario effettuare la seguente analisi dei fattori poduttivi.
Quando si utilizzano materia prime provenienti nella sua totalità da paese membri del Mercosur, non esistono complicazioni e si può emettere il certificato di origine senza ulteriori requisiti
Quando esistono componenti extra Mercosur si deve verificare la natura del processo produttivo, dal momento che esistono esigenze distinte a seconda che si tratti di un processo di trasformazione o di assemblaggio
Nel caso della trasformazione, la normativa prevede che i prodotti saranno considerati paraguaiani (e quindi “made in mercosur” e quindi privi di dazi all’ingresso negli altri paesi membri, se si compiono le seguenti 2 condizioni:
1) Quando risultano da un processo produttivo che conferisce loro una diversa individualità (dovranno essere classificati con un codice doganale i cui primi 4 digiti sono diversi a quelli delle materia prime, o semilavorati, utilizzate nella produzione;
In tali casi, non importa la quantità di materie prime extrazona che si siano utilizzate
2) Nel caso in cui non si possa adempiere al requisito del punto 1), sarà sufficiente che il valore CIF delle materia prime (o semilavorati) da paesi terzi no ecceda il 60% del valore FOB delle merci vendute.
E’ importante evidenziare che questa condizione che permette l’utilizzo di materia prime extrazona fino al 60% del valor FOB del prodotto è esclusiva del Paraguay: per gli altri paesi del Mercosur il limite è il 40%.
Quando si tratta di processi dei Assemblaggio, il semplice cambio di codice doganale indicato al punto 1) non è sufficiente, e si dovrà adempiere alle indicazioni del punto 2).
Si segnala infine che esistono dei prodotti specifici per il quali non si applica la normativa generale indicata, per cui possono essere richieste materie prime (o semiprodotti) provenenti dal Mercosur in percentuali maggiori.
La normativa dell’acquisizione dell’origine Mersosur è perfettamente compatibile con i regimi speciali della “Maquila” o della Legge “60/90”.
Date la condizioni ed i regimi menzionati, il Paraguay é un’ottima localizzazione per investimenti produttivi, in particolare per quei beni destinati al mercato brasiliano, anche grazie alla sua posizione geografica che permette alle merci di arrivare in camion a San Paolo in poco piú di una notte di viaggio.
Si menziona infine che, grazie all’idrovia sui fiumi Pararguay-Parana-Rio de la Plata che attraversa l’Argentina e lambisce l’Uruguay, il Paese ha accesso all’Oceano Atlantico.